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Quiz Concorso Ispettori Guardia di Finanza (Contingente Ordinario)

GRUPPO 3001-4000, Domande 971-980

L'ordine delle risposte viene modificato di volta in volta, in maniera da consentire una ripetizione dell'esercitazione.

Quesiti Risposta Multipla

TSIEA00121
La sanzione penale prevista per la Somministrazione abusiva e utilizzazione illecita con sfruttamento di minori, di cui all'art. 18, comma 1 e 2, del D.Lgs. n. 276/2003, se nei tre anni precedenti il soggetto è stato sanzionato per lo stesso illecito, dal 1° gennaio 2019 è:

l'ammenda fino a 360 euro (maggiorazione del 30%) e l'arresto fino a 15 mesi l'ammenda fino a 500 euro e l'arresto fino a 18 mesi l'ammenda fino a 630 euro (maggiorazione del 30%) e l'arresto fino a 24 mesi l'ammenda fino a 420 euro (maggiorazione del 40%) e l'arresto fino a 18 mesi,

TSIEA00122
Per la Somministrazione abusiva e utilizzazione illecita con sfruttamento di minori, di cui all'art. 18, comma 1 e 2, del D.Lgs. n. 276/2003, dal 1° gennaio 2019 è prevista:

la confisca per sproporzione dei mezzi in possesso dell'autore del reato la confisca obbligatoria del mezzo di trasporto eventualmente utilizzato la confisca per equivalente dei mezzi in possesso dell'autore del reato la confisca facoltativa del mezzo di trasporto eventualmente utilizzato

TSIEA00123
L'intermediazione illecita con sfruttamento di manodopera è prevista da:

art. 603 -bis c.c. art. 603 -bis c.p. art. 603 -bis c.p.p. art. 503 -bis c.p.

TSIEA00124
Il comma 2 dell'art. 603 -bis c.p., avente ad oggetto l'intermediazione illecita con sfruttamento di manodopera, prevede che:

Se i fatti sono commessi mediante violenza o minaccia, si applica la pena della reclusione da cinque a otto anni e la multa da 1.000 a 2.000 euro per ciascun lavoratore reclutato Se i fatti sono commessi mediante elusione e riciclaggio, si applica la pena della reclusione da cinque a otto anni e la multa da 1.000 a 2.000 euro per ciascun lavoratore reclutato Se i fatti sono commessi mediante violenza o minaccia, si applica la pena della reclusione da quattro a otto anni e la multa da 1.000 a 3.000 euro per ciascun lavoratore reclutato Se i fatti sono commessi mediante violenza o minaccia, si applica la pena della reclusione da cinque a dieci anni e la multa da 500 a 1.500 euro per ciascun lavoratore reclutato

TSIEA00125
Il comma 3 dell'art. 603 -bis c.p., avente ad oggetto l'intermediazione illecita con sfruttamento di manodopera, disciplina che costituisce aggravante specifica e comporta l'aumento della pena da un terzo alla metà:

il fatto che il numero di lavoratori reclutati sia superiore a tre il fatto che il numero di lavoratori reclutati sia superiore a cinque il fatto che il numero di lavoratori reclutati sia superiore a quattro il fatto che il numero di lavoratori reclutati sia superiore a due

TSIEA00126
Il comma 3 dell'art. 603 -bis c.p., avente ad oggetto l'intermediazione illecita con sfruttamento di manodopera, disciplina che costituisce aggravante specifica e comporta l'aumento della pena da un terzo alla metà:

il fatto che uno o più dei soggetti reclutati siano minori in età non lavorativa l'aver agito di notte il fatto che uno o più dei soggetti reclutati siano minori di anni 18 ma comunque maggiori di anni 14 l'aver utilizzato armi

TSIEA00127
Il comma 3 dell'art. 603 -bis c.p., avente ad oggetto l'intermediazione illecita con sfruttamento di manodopera, prevede che costituisce aggravante specifica e comporta l'aumento della pena da un terzo alla metà:

l'aver commesso il fatto esponendo i lavoratori sfruttati a situazioni di grave pericolo, avuto riguardo alle caratteristiche delle prestazioni da svolgere e delle condizioni di lavoro l'aver agito di notte l'aver commesso il fatto esponendo i datori di lavoro a situazioni di grave pericolo, avuto riguardo alle caratteristiche delle prestazioni da svolgere e delle condizioni di lavoro l'aver commesso il fatto esponendo i lavoratori sfruttati a situazioni di grave pericolo, senza riguardo alle caratteristiche delle prestazioni da svolgere e delle condizioni di lavoro

TSIEA00128
Il lavoratore straniero privo di regolare permesso di soggiorno è imputabile ai sensi dell'art. 10 bis del D.Lgs. n. 286/1998, secondo il quale:

salvo che il fatto costituisca più grave reato, lo straniero che fa ingresso ovvero si trattiene nel territorio dello Stato, in violazione delle disposizioni del testo unico in materia di immigrazione nonché di quelle di cui all'articolo 1 della legge 28 maggio 2007, n. 68, è punito con l'ammenda da 10.000 a 20.000 euro. salvo che il fatto costituisca più grave reato, lo straniero che fa ingresso ovvero si trattiene nel territorio dello Stato, in violazione delle disposizioni del testo unico in materia di immigrazione nonché di quelle di cui all'articolo 10 della legge 28 maggio 2007, n. 168, è punito con l'ammenda da 5.000 a 10.000 euro. salvo che il fatto costituisca più grave reato, lo straniero che fa ingresso ovvero si trattiene nel territorio dello Stato, in violazione delle disposizioni del testo unico in materia di immigrazione nonché di quelle di cui all'articolo 1 della legge 28 maggio 2007, n. 68, è punito con l'ammenda da 5.000 a 10.000 euro. salvo che il fatto costituisca più grave reato, il cittadino dell'Unione Europea che fa ingresso ovvero si trattiene nel territorio dello Stato, in violazione delle disposizioni del testo unico in materia di immigrazione nonché di quelle di cui all'articolo 1 della legge 28 maggio 2007, n. 68, è punito con l'ammenda da 15.000 a 25.000 euro.

TSIEA00129
La Guardia di Finanza, attraverso le registrazioni degli accessi e delle operazioni compiute sul Sistema Informativo del Reddito di Cittadinanza, svolge:

accertamenti finalizzati alla ricerca e all'acquisizione delle prove e delle fonti di prova, nel corso di indagini in materia di immigrazione, allo scopo di prevenire e reprimere i reati e le violazioni amministrative, a vario titolo commesse nella percezione delle risorse pubbliche destinate al reddito di cittadinanza accertamenti finalizzati alla ricerca e all'acquisizione delle prove e delle fonti di prova, nel corso di indagini di polizia doganale, allo scopo di prevenire e reprimere i reati e le violazioni amministrative, a vario titolo commesse nella percezione delle risorse pubbliche da parte degli enti di formazione accertamenti finalizzati alla ricerca e all'acquisizione delle prove e delle fonti di prova, nel corso di indagini di polizia giudiziaria e di polizia economico finanziaria, allo scopo di prevenire e reprimere i reati e le violazioni amministrative commessi nella percezione del reddito di inclusione accertamenti finalizzati alla ricerca e all'acquisizione delle prove e delle fonti di prova, nel corso di indagini di polizia giudiziaria e di polizia economico finanziaria, allo scopo di prevenire e reprimere i reati e le violazioni amministrative commessi nella percezione delle risorse pubbliche destinate al Reddito di Cittadinanza di cui al D.L. n. 4/2019

TSIEA00130
La Convenzione tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, e la Guardia di finanza, firmata ad agosto 2020, prevede che:

l'attività di vigilanza sui beneficiari del Reddito di inclusione e il monitoraggio delle attività degli enti di formazione accreditati, sarà svolta dalla Guardia di finanza nell'ambito delle ordinarie funzioni di polizia economico-finanziaria l'attività di vigilanza sui beneficiari del Reddito di Cittadinanza e il monitoraggio delle attività degli enti di formazione accreditati, sarà svolta dalla Guardia di finanza nell'ambito delle ordinarie funzioni di polizia doganale l'attività di vigilanza sui beneficiari del Reddito di Cittadinanza e il monitoraggio delle attività degli enti di formazione accreditati, sarà svolta dalla Guardia di finanza nell'ambito delle ordinarie funzioni di polizia economico-finanziaria l'attività di vigilanza sui beneficiari del Reddito di Cittadinanza e il monitoraggio delle attività degli enti di formazione accreditati, sarà svolta dalla Guardia di finanza nell'ambito delle ordinarie funzioni di polizia amministrativa

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