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Quiz Concorso Vicebrigadieri - 28° Corso, riservato agli Appuntati e Finanzieri del Corpo (contingente Ordinario)

GRUPPO 1001-2000, Domande 331-340

L'ordine delle risposte viene modificato di volta in volta, in maniera da consentire una ripetizione dell'esercitazione.

Quesiti Risposta Multipla

GDPDB0000216
A norma dell'art. 43, comma 3, del Codice Penale il delitto è colposo o contro l'intenzione quando:

dall'azione od omissione non deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'agente. dall'azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'agente. l'evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell'azione od omissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto, è dall'agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione. l'evento, anche se preveduto, non è voluto dall'agente e si verifica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline.

GDPDB0000217
Quale delle seguenti alternative riporta una fattispecie che si inquadra nella violenza privata?

Il comportamento di chi, con violenza o minaccia, costringe altri a fare qualche cosa Il comportamento del pubblico ufficiale che abusando dei poteri inerenti alle sue funzioni esegue un'ispezione personale Il comportamento di chi minaccia altri di un danno ingiusto Il comportamento di chi priva taluno della libertà personale

GDPDB0000218
Tra le circostanze attenuanti comuni di cui all'art. 62 del Codice Penale vi è:

l'avere, dopo il giudizio, riparato interamente il danno, mediante risarcimento di esso. l'aver agito in stato di ira, determinato da un fatto proprio. l'aver agito per suggestione di una folla in tumulto, quando si tratta di riunioni vietate dalla legge. l'aver agito per motivi di particolare valore morale o sociale.

GDPDB0000219
Ai fini dell'integrazione del delitto di minaccia (art. 612), è necessario, dal punto di vista dell'elemento soggettivo:

la rappresentazione e la volontà di minacciare ad altri un danno con la consapevolezza della sua ingiustizia. solamente la volontà di minacciare ad altri un danno ingiusto. esclusivamente la rappresentazione di minacciare ad altri un danno con la consapevolezza della sua ingiustizia. la rappresentazione e non la volontà di minacciare ad altri un danno con la consapevolezza della sua ingiustizia.

GDPDB0000220
Eccettuati i casi in cui la legge o la disposizione di legge speciale deroga alla legge o alla disposizione di legge generale, se una circostanza aggravante comprende in sé un'altra circostanza aggravante:

È valutata a carico del colpevole soltanto la circostanza aggravante che importa il minor aumento di pena, ma ciò esclude l'applicazione di attenuanti È valutata a carico del colpevole soltanto la circostanza aggravante che importa il minor aumento di pena Sono valutate a carico del colpevole entrambe le circostanze È valutata a carico del colpevole soltanto la circostanza aggravante che importa il maggior aumento di pena

GDPDB0000221
Chiunque, tra l'altro, per denaro, dato o promesso a lui o ad altri, si astiene dal concorrere agli incanti o alle licitazioni è punito con:

la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a 1.032 euro. la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 516 euro. la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1.032. la reclusione sino a sei mesi o con la multa fino a 516 euro.

GDPDB0000222
È una misura di sicurezza patrimoniale prevista dall'art. 240 c.p.:

la confisca la libertà controllata la sorveglianza speciale l'interdizione da una professione o un'arte

GDPDB0000223
Ai sensi di quanto dispone l'art. 326 del Codice Penale, nel caso di rivelazione ed utilizzazione dei segreti di ufficio, il terzo che apprende o si limita ad apprendere la notizia, in quanto assiste alla rivelazione o è stato agevolato nel procurarsene la conoscenza:

è punibile con la reclusione fino a sei mesi. è punibile con la multa fino a 500 euro. non è punibile. è punibile con la multa da 50 euro a 103 euro.

GDPDB0000224
L'art. 349 del Codice Penale punisce, la violazione di sigilli, per disposizione di legge o per ordine dell'autorità apposti al fine di assicurare la conservazione o l'identità di una cosa, con:

la reclusione fino a quattro anni. la multa da 1.000 euro a 3.000 euro. la reclusione da un anno a tre anni e con la multa fino a 1.000 euro. la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 103 euro a 1.032 euro.

GDPDB0000225
È un delitto contro il patrimonio mediante frode:

La rapina L'usurpazione L'usura L'estorsione

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