Concorso Magistratura Tributaria 2025

MATERIA: DIRITTO PROCESSUALE TRIBUTARIO

Quesiti Risposta Multipla

Ai sensi dell'art. 17 del d.lgs. del 31 dicembre del 1992 n. 546, in relazione al luogo delle comunicazioni e delle notificazioni: Le variazioni del domicilio o della residenza o della sede hanno effetto dal centottantesimo giorno successivo a quello in cui sia stata notificata alla segreteria della Corte di giustizia tributaria e alle parti costituite la denuncia di variazione. Le variazioni del domicilio o della residenza o della sede hanno effetto dal decimo giorno successivo a quello in cui sia stata notificata alla segreteria della Corte di giustizia tributaria e alle parti costituite la denuncia di variazione. Le variazioni del domicilio o della residenza o della sede hanno effetto dal sessantesimo giorno successivo a quello in cui sia stata notificata alla segreteria della Corte di giustizia tributaria e alle parti costituite la denuncia di variazione. Le variazioni del domicilio o della residenza o della sede non hanno effetto dal quindicesimo giorno successivo a quello in cui sia stata notificata alla segreteria della Corte di giustizia tributaria e alle parti costituite la denuncia di variazione.

Ai sensi dell'art. 7 del d.lgs. del 31 dicembre del 1992 n. 546: Nel processo tributario è ammesso il giuramento purché venga prestato entro e non oltre l'udienza di trattazione del giudizio di primo grado. Nel processo tributario non è ammesso il giuramento prestato oltre l'udienza di trattazione del giudizio di primo grado. Nel processo tributario non è ammesso il giuramento. Nel processo tributario, è ammesso il giuramento purché venga prestato entro e non oltre la costituzione in giudizio effettuata in primo grado.

Ai sensi dell'art. 8 del Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 23 dicembre 2013 n. 163: La notifica dei documenti informatici presso la segreteria della Corte di giustizia tributaria si intende eseguita al momento attestato dalla ricevuta di ricezione rilasciata dal S.I.Gi.T. La notifica dei documenti informatici presso la segreteria della Corte di giustizia tributaria si intende eseguita al momento attestato dalla ricevuta di accettazione rilasciata dalla segreteria stessa. Il deposito dei documenti informatici presso la segreteria della Corte di giustizia tributaria si intende eseguito al momento attestato dalla ricevuta di accettazione rilasciata dal S.I.Gi.T. Il deposito dei documenti informatici presso la segreteria della Corte di giustizia tributaria si intende eseguito nel momento in cui il Presidente della Corte abbia confermato l'avvenuta ricezione.

Ai sensi dell'art. 47-bis del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546: Le controversie relative agli atti di cui al comma 1 dell'art. 47-bis del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546 sono definite, nel merito, nel termine di novanta giorni dalla pronuncia dell'ordinanza di sospensione di cui al comma 1 dell'art. 47 del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546. Le controversie relative agli atti di cui al comma 1 dell'art. 47-bis del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546 sono definite, nel merito, nel termine di dieci giorni dalla pronuncia dell'ordinanza di sospensione di cui al comma 1 dell'art. 47 del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546. Le controversie relative agli atti di cui al comma 1 dell'art. 47-bis del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546 sono definite, nel merito, nel termine di sessanta giorni dalla pronuncia dell'ordinanza di sospensione di cui al medesimo comma 1. Le controversie relative agli atti di cui al comma 1 dell'art. 47-bis del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546 sono definite, nel merito, nel termine di dieci giorni dalla pronuncia dell'ordinanza di sospensione di cui al medesimo comma 1.

Quale ricorso può essere proposto dopo il novantesimo giorno dalla domanda di restituzione o di autotutela presentata entro i termini previsti da ciascuna legge d'imposta e fino a quando il diritto alla restituzione non è prescritto? Il ricorso avverso il rifiuto tacito di cui all'articolo 19, comma 1, lettere f) e g-bis), del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546. Il ricorso avverso il rifiuto tacito di cui all'articolo 19, comma 2, lettere f) e g-bis), del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 545. Il ricorso avverso il rifiuto tacito di cui all'articolo 19, comma 1, lettere g) e g-bis), del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546. Il ricorso avverso il rifiuto tacito di cui all'articolo 19, comma 2, lettere g) e g-bis), del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 545.

Ai sensi dell'art. 18 del d.lgs. del 18 dicembre 1997 n. 472: Le decisioni delle Corti di giustizia tributaria e dell'autorità giudiziaria sono immediatamente esecutive nei limiti previsti dall'articolo 19 del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546. Le decisioni delle Corti di giustizia tributaria e dell'autorità giudiziaria sono immediatamente esecutive nei limiti previsti dall'articolo 19 del d.lgs. del 20 aprile 1997 n. 473. Le decisioni delle Corti di giustizia tributaria e dell'autorità giudiziaria sono immediatamente esecutive nei limiti previsti dall'articolo 19 del d.lgs. del 18 dicembre 1997 n. 472. Le decisioni delle Corti di giustizia tributaria e dell'autorità giudiziaria sono immediatamente esecutive nei limiti previsti dall'articolo 19 del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 545.

Selezionare l'affermazione corretta: La sentenza della Corte di giustizia tributaria di primo grado può essere appellata alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado competente a norma dell'articolo 4, comma 3, del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546. La sentenza della Corte di giustizia tributaria di primo grado può essere appellata alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado competente a norma dell'articolo 4, comma 3, del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 545. La sentenza della Corte di giustizia tributaria di primo grado può essere appellata alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado competente a norma dell'articolo 4, comma 2, del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546. La sentenza della Corte di giustizia tributaria di primo grado può essere appellata alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado competente a norma dell'articolo 4, comma 2, del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 545.

Nel caso di revocazione per i motivi di cui ai numeri 1, 2, 3 e 6 dell'art. 395 del codice di procedura civile il termine di sessanta giorni decorre dal giorno in cui è stato scoperto il dolo o sono state dichiarate false le prove o è stato recuperato il documento o è passata in giudicato la sentenza che accerta il dolo del giudice. Così dispone: L'art. 17 del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546. L'art. 14 del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546. L'art. 51 del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546. L'art. 19 del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546.

La garanzia prevista dall'articolo 22, comma 6, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472: Cessa automaticamente nelle ipotesi di cui alle lettere c) e d) del comma 4 dell'articolo 53 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472. Cessa automaticamente nelle ipotesi di cui alle lettere c) e f) del comma 3 dell'articolo 52 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472. Cessa automaticamente nelle ipotesi di cui alle lettere b) e c) del comma 7 dell'articolo 22 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472. Cessa automaticamente nelle ipotesi di cui alle lettere b) e d) del comma 5 dell'articolo 44 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472.

I giudici e il personale amministrativo delle corti di giustizia tributaria di primo grado possono partecipare da remoto: Alle udienze di cui agli articoli 31 e 33 del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546. Alle udienze di cui agli articoli 34 e 36 del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546. Alle udienze di cui agli articoli 33 e 34 del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546. Alle udienze di cui agli articoli 32 e 37 del d.lgs. del 31 dicembre 1992 n. 546.

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