Quiz Concorso Vigili del Fuoco

MATERIA: RAGIONAMENTO LOGICO-DEDUTTIVO E ANALITICO

Quesiti Risposta Multipla

66. Se gascromatografo=7, tuta=18, voltmetro=20, quale numero corrisponde a metaldetector ?
570. Completare la seguente frase con un complemento di termine: "Rivolgiamo un pensiero ……"
875. I gas vengono conservati all’interno di contenitori con quattro modalità diverse (compressi, liquefatti, refrigerati o criogenici, disciolti) a seconda delle loro caratteristiche fisiche ed in particolare della temperatura critica. I combustibili gassosi più importanti sono senza dubbio il metano, il propano e il butano. Questi combustibili possono essere trasportati e distribuiti con facilità allacciando le abitazioni direttamente alla rete delle società del gas oppure a piccoli depositi locali. Il metano è molto diffuso nel sottosuolo di un gran numero di Paesi, inclusa l’Italia, e spesso si trova associato ai giacimenti petroliferi. Il suo utilizzo è principalmente nelle attività domestiche (fornelli ed impianti di riscaldamento a gas), ma non mancano naturalmente gli impieghi industriali. Fra i combustibili gassosi merita un cenno l’idrogeno, che può essere ottenuto a partire dall’acqua attraverso un procedimento chiamato idrolisi ed attualmente oggetto di un gran numero di studi per il suo possibile impiego come combustibile pulito (l’unico prodotto della sua combustione è infatti il vapore d’acqua). I gas vengono classificati in funzione della loro densità relativa all’aria: un gas è più pesante dell’aria se la sua densità relativa all’aria stessa è maggiore di 1 e più leggero se minore di 1. Praticamente, però, un gas è da ritenersi realmente leggero, ovvero in grado di disperdersi rapidamente, se la sua densità relativa all’aria è minore di 0,8.
2. "Tutti i Vigili del Fuoco sono capaci di utilizzare la lancia antincendio. Matteo è un abile nuotatore. Tutti i Vigili del Fuoco sono abili nuotatori". In base alle precedenti informazioni, quale delle seguenti informazioni è certamente vera?
442. Toscana / Pisa / Torino

747. Per illuminazione d’emergenza s’intende l’illuminazione ausiliaria che interviene quando quella ordinaria viene a mancare. L’illuminazione di emergenza viene suddivisa in n. 2 settori principali. Il primo settore è quello dell’illuminazione di riserva, (R) che consente di continuare o terminare l’attività ordinaria senza sostanziali cambiamenti. Il secondo settore è quello dell’illuminazione di sicurezza (S), che, a sua volta, viene distinta nei seguenti sottosettori: S.E: Illuminazione di sicurezza per l’esodo, finalizzata ad assicurare che i mezzi di fuga possano essere chiaramente identificati e utilizzati in sicurezza quando la zona è occupata. S.AP: Illuminazione antipanico di aree estese, destinata ad evitare il panico e a fornire l'illuminazione necessaria affinché le persone possano raggiungere un luogo da cui possa essere identificata una via di esodo. S.AR: Illuminazione di aree ad alto rischio, destinata a garantire la sicurezza delle persone coinvolte in processi di lavorazione o situazioni potenzialmente pericolose e a consentire procedure di arresto adeguate alla sicurezza dell'operatore e degli occupanti dei locali.
314. In un incendio, la prima squadra di Vigili del Fuoco arriva sul posto dopo 10 minuti, la squadra di appoggio con l'autoscala arriva dopo 10 minuti, la squadra di appoggio con l'autobotte arriva prima dell'autoscala. Sulla base di queste informazioni, quale delle seguenti affermazioni è sicuramente vera ?
619. Le proprietà principali degli idrocarburi, di interesse dei Vigili del Fuoco, sono quelle dell'infiammabilità e della tossicità. Gli idrocarburi possono bruciare quando si trovano mescolati in adatte proporzioni con l'aria; in realtà, a bruciare non è il liquido ma i vapori che questo emana. Se la miscela vapore-aria è particolarmente ricca (molto vapore miscelato con poca aria) o povera (poco vapore miscelato con molta aria), anche in presenza di una sorgente di innesco di sufficiente energia, non vi sarà l'accensione della miscela. La quantità di vapori che si sprigiona da un idrocarburo dipende dalla sua volatilità. Gli idrocarburi vengono, pertanto, classificati in volatili o non volatili a seconda della loro temperatura di infiammabilità. In linea di massima, un idrocarburo con temperatura di infiammabilità particolarmente bassa (Tinf < 21 °C), come la benzina, è sempre considerato volatile e si può prevedere che si infiammi a temperatura ambiente se si è in presenza di un'adeguata quantità di aria e di una sorgente di accensione di sufficiente energia. Gli idrocarburi con alta temperatura di infiammabilità (Tinf > 65 °C), come il gasolio, sono considerati, invece, non volatili e quindi necessitano di temperature più elevate, cioè di essere preventivamente riscaldati, per ottenere una sufficiente produzione di vapori che saranno poi miscelati con l’aria e sottoposti alla sorgente di innesco.
243. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione ? X : cloche = Y : manubrio
491. "La qualità di chi agisce in modo da non correre inutili rischi ed evitare possibili danni" è detta:

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