Quiz Concorso pubblico per l'accesso alla qualifica iniziale della carriera prefettizia.

MATERIA: DIRITTO CIVILE

Quesiti Risposta Multipla

771) Le obbligazioni risultanti da titoli all'ordine possono essere garantite con ipoteca? No, lo esclude espressamente l'art. 2831 c.c. Si, a condizione che i titoli siano emessi dallo Stato. Si, lo prevede espressamente l'art. 2831 c.c. Si, a condizione che i titoli siano emessi da un istituto di credito di rilevanza nazionale.

33) In materia di obbligazioni il caso di un soggetto, che essendo creditore, ancorché chirografario, paga un altro creditore che ha diritto di essergli preferito in ragione dei suoi privilegi, del suo pegno o delle sue ipoteche (art. 1203 del codice civile), dà luogo: Alla surrogazione per volontà della parte creditrice. Alla surrogazione per volontà dei terzi garanti. Alla surrogazione legale. Alla surrogazione per volontà della parte debitrice.

338) Con riferimento all'esercizio limitato della servitù (art. 1075 del codice civile) la servitù esercitata in modo da trarne un'utilità minore di quella indicata dal titolo si conserva: Per la metà. Per un quarto. Per intero. Per un terzo.

643) A norma dell'art. 1161 del codice civile, in mancanza di titolo idoneo, la proprietà dei beni mobili si acquista in virtù del possesso continuato per: Quindici anni qualora il possesso sia stato acquistato in buona fede. Cinque anni sia quando il possesso sia stato acquistato in buona fede o in mala fede. Dieci anni qualora il possesso sia stato acquistato in buona fede. Dieci anni qualora il possesso sia stato acquistato in mala fede.

210) Ai sensi dell'art. 822 del codice civile le strade: Anche se appartengono allo Stato non fanno non parte del demanio pubblico, in quanto oggetto di concessione. Non possono mai essere sottoposte a demanio pubblico. Fanno parte del demanio pubblico se appartengono allo Stato. Fanno parte del demanio pubblico ma non appartengono allo Stato.

515) Per espressa previsione di cui all'art. 1659, c.c. - Variazioni concordate del progetto - è corretto affermare che: L'appaltatore può apportare variazioni alle modalità convenute dell'opera, anche senza che il committente non le abbia autorizzate, se comportano un aumento di valore dell'opera. L'appaltatore può sostituire di propria iniziativa un oggetto diverso da quello convenuto se esso meglio risponda alle esigenze del committente. Anche quando le modificazioni sono state autorizzate, l'appaltatore, se il prezzo dell'intera opera è stato determinato globalmente, non ha diritto a compenso per le variazioni o per le aggiunte, salvo diversa pattuizione. L'autorizzazione alle variazioni non si deve necessariamente provare per iscritto.

82) Il termine di cinque anni per la prescrizione dell'azione di annullamento del contratto per violenza, ove ammessa, decorre (art. 1442, c.c.): Dal giorno dell'esecuzione del contratto. Dal giorno in cui è iniziata la violenza. Dal giorno in cui è cessata la violenza. Dal giorno della stipulazione del contratto.

387) Nei contratti con prestazioni corrispettive, quando uno dei contraenti non adempie le sue obbligazioni, l'altro (art. 1453 c.c.): Può chiedere giudizialmente l'adempimento o esercitare il diritto alla risoluzione del contratto, ma una volta chiesto il primo non può più chiedere seconda. Ha la sola facoltà di adire all'azione di rescissione. Può, a sua scelta, chiedere l'adempimento o la risoluzione del contratto. Deve necessariamente prima chiedere l'adempimento, se questo non avviene, può, in seconda istanza, chiedere la risoluzione del contratto.

692) Se a un contratto concluso mediante la sottoscrizione di un formulario, predisposto per disciplinare in maniera uniforme determinati rapporti contrattuali, è aggiunta una clausola, essa (art. 1342 c.c.): Si ha in ogni caso per non apposta. Dev'essere specificamente approvata per iscritto per essere valida Prevale su quelle del formulario qualora sia incompatibile con esse, anche se queste ultime non sono state cancellate. Non ha effetto se incompatibile con le clausole del formulario.

259) L'art. 1188, c.c. dispone che il pagamento fatto a chi non era legittimato a riceverlo: Libera la parte debitrice, solo nel caso in cui la parte creditrice lo ratifica. Non libera in alcun caso la parte debitrice. Libera la parte debitrice, tra l'altro, se la parte creditrice lo ratifica. Libera la parte debitrice solo se la parte creditrice ne ha approfittato.

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