Quiz Licenza di caccia - Regione Veneto

MATERIA: ESERCIZIO VENATORIO 1-200

Quesiti Risposta Multipla

128. A chi, la legge, ha affidato il compito di controllare e valutare gli interventi faunistici operati dalle Regioni? Alla Direzione Generale, Sezione dipartimentale di coordinamento caccia e pesca, del Ministero Agricoltura e Foreste. Al Comitato Tecnico faunistico-venatorio nazionale. All'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica.

112. La tabellazione di specifici ambiti territoriali, in contrasto con le disposizioni regionali, come viene punita? Il cacciatore è autorizzato a rimuovere le tabelle illegittimamente apposte e a denunciare l'abuso alla competente autorità amministrativa. L'abusiva apposizione di tabelle viene punita con apposite sanzioni previste dalla legge regionale. L'autorità giudiziaria ordina la rimozione delle tabelle abusivamente collocate, e commina la prescritta sanzione penale.

96. Nei giorni non consentiti, per l'attività venatoria, dalla vigente normativa statale e regionale, si possono trasportare mezzi per l'esercizio della caccia? Si, alla condizione qualora trattasi di armi da sparo per uso venatorio che siano scariche e in custodia. Si, alla condizione qualora trattasi di armi da sparo per uso venatorio che siano scariche e in custodia. Si, alla condizione qualora trattasi di armi da sparo per uso venatorio che siano scariche e in custodia.

80. Il divieto di caccia su di un fondo, richiesto e ottenuto dal proprietario o conduttore interessato, in che modo viene reso noto? Mediante pubblici proclami e pubblicazione all'Albo pretorio comunale del provvedimento autorizzativo. L'area vietata alla caccia deve essere chiaramente delimitata con rete metallica o altro idoneo materiale. A cura del proprietario o conduttore, l'area interessata dal divieto deve essere delimitata, in maniera chiara e visibile, con l'apposizione di tabelle.

64. Chi stabilisce il numero massimo di capi da abbattere in ciascuna giornata di attività venatoria? Il Comitato Tecnico faunistico-venatorio nazionale, sentita la Provincia competente per territorio. La Regione. Tale numero viene indicato nel calendario regionale che deve essere pubblicato entro il 15 giugno di ogni anno. La Commissione tecnica consultiva provinciale per la caccia, tenuto conto delle risultanze dell'annuale censimento della fauna selvatica.

48. L'Ente Nazionale Cinofilo Italiano (l'E.N.C.I.), oltre alle proprie competenze statutarie, detta anche norme per l'allevamento dei cani da caccia? No. Tali norme sono dettate dalle Regioni. Si, tenuto presente che scopo statutario dell'E.N.C.I. è il miglioramento e l'incremento dell'allevamento di tutte le razze canine. Si, in quanto compito statutario dell'E.N.C.I. è quello di disciplinare e incrementare l'impiego di tutte le razze canine ai fini sportivi e commerciali.

32. Attribuire incentivi economici ai conduttori di fondi rustici è un compito che spetta agli organismi di gestione degli Ambiti territoriali di caccia? No; è la Provincia che vi provvede in conformità a quanto stabilito nel piano faunistico-venatorio. È la Giunta Regionale che provvede nei limiti delle disponibilità di un apposito capitolo del bilancio ad erogare incentivi economici ai conduttori dei fondi rustici. Si, per le motivazioni e nei casi specificati dalla legge.

16. L'accesso con armi proprie all'appostamento fisso con l'uso di richiami vivi è consentito, oltre che al titolare, ad altre persone autorizzate dal titolare medesimo? Si. La legge dispone in tal senso. Occorre, si, l'autorizzazione del titolare, ma possono accedere con armi proprie all'appostamento fisso unicamente coloro che hanno optato (art. 12, c.5., lett. b) per tale forma di caccia. Chiunque voglia accedere, con armi proprie, ad un appostamento fisso deve preventivamente ottenere l'autorizzazione del titolare dell'appostamento medesimo.

193. Cosa si intende per selvaggina stanziale? Quelle specie che si spostano dalla zona in cui nascono solo per motivi di natura alimentare o climatica. Quelle specie che nascono vivono e muoiono nella stessa zona. Quelle specie che restano e nidificano in determinate zone, perché non disturbate dall'uomo.

177. È consentita la vendita di uccelli utilizzabili come richiami vivi per l'attività venatoria? Se trattasi di avifauna selvatica di allevamento, apposite norme regionali ne regolamentano la vendita; quest'ultima, per gli uccelli da richiamo, di cattura, è invece vietata. È consentita esplicitamente dalla legge la compravendita dell'avifauna nazionale, comprese le specie utilizzabili, come richiami vivi, nella pratica venatoria. La legge statale 157/'92 consente la vendita degli uccelli di cattura, utilizzabili come richiami vivi per l'attività venatoria; l'avifauna allevata, invece, è disposto sia destinata, in via esclusiva, al ripopolamento.

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