Quiz Licenza di caccia - Regione Veneto

MATERIA: ESERCIZIO VENATORIO 1-200

Quesiti Risposta Multipla

121. Consapevole che la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato, può il cacciatore impossessarsene legittimamente? La fauna selvatica, se abbattuta durante l'esercizio venatorio, nel rispetto delle disposizioni della legge 157/92, appartiene a colui che l'ha cacciata. Nel piano faunistico-venatorio, il Comitato di Gestione dell'Ambito territoriale di caccia decide il periodo, la quantità e la specie di fauna selvatica di cui il singolo cacciatore può impossessarsene. No. La fauna selvatica è un bene che appartiene allo Stato, e costituisce parte del suo patrimonio indisponibile; non può, quindi, essere sottratta alla sua naturale destinazione.

57. A chi è affidato il compito di controllare l'attività di cattura di avifauna selvatica poi ceduta per fini di richiamo svolta da impianti gestiti dalla Provincia? All'Osservatorio ornitologico regionale. È la Provincia che espleta l'autocontrollo sul corretto svolgimento della predetta attività. All'Istituto Nazionale per la fauna selvatica.

170. Anche nelle aziende faunistico-venatorie e nelle aziende agri-turistico- venatorie la caccia deve essere praticata, in via esclusiva, in una soltanto delle forme previste e consentite dalla legge? È il direttore-concessionario delle aziende indicate che, in relazione ai programmi di ripristino ambientale e faunistico adottati, decide le forme più consone di attività venatoria da praticare nelle aziende medesime. Nelle aziende di cui trattasi, il cacciatore, pur tenuto ad osservare la normativa vigente, non è obbligato ad esercitare la caccia, in via esclusiva, nella forma da lui prescelta fra quelle previste e consentite dalla legge. I limiti, imposti dalla legge, concernenti l'attività venatoria da praticarsi in una forma specifica, ad esclusione delle altre, vanno osservati in tutto il territorio regionale.

106. Nella pratica venatoria, la legge consente l'uso di armi da sparo munite di silenziatore? No. Al contrario, la legge vieta esplicitamente l'uso di armi da sparo provviste di tale congegno. Nella caccia ai predatori notturni, la Regione può autorizzare l'uso di armi da sparo con silenziatore. Si, ma unicamente nella caccia agli ungulati, per la quale sia autorizzato l'uso di munizioni spezzate.

42. Le aziende faunistico-venatorie, previste dalla legge 11 febbraio 1992, n. 157, su richiesta del concessionario, possono essere trasformate, dalla Regione, in aziende agri-turistico-venatorie? Si. La legge n. 157/92 prevede esplicitamente tale trasformazione. No. è invece prevista la trasformazione, su richiesta del concessionario, di un'azienda agri-turistico-venatoria in azienda faunistico-venatoria. No. La legge n. 157/92 non prevede tale trasformazione.

155. A chi spetta individuare i casi specifici in cui l'attività venatoria su istanza del proprietario o conduttore del fondo va vietata, perché in contrasto con l'esigenza di salvaguardia di colture agricole specializzate? All'organo di gestione dell'Ambito territoriale di caccia, sentito l'Ispettorato agrario regionale. Alla Regione, la quale è tenuta ad emanare apposite norme. All'Ispettorato agrario regionale, sentita la Provincia competente per territorio.

91. Nelle foreste demaniali, che non presentano condizioni favorevoli alla "riproduzione" e alla "sosta" della fauna selvatica, è consentito esercitare la caccia? Nelle foreste demaniali di cui trattasi, la legge fa esplicita eccezione al divieto di caccia per chiunque. La legge demanda alla Provincia, competente per territorio, la potestà di porre o meno il divieto di caccia. No. La legge in tali aree pone, in maniera esplicita, il divieto di caccia per chiunque.

27. Il numero di cacciatori non residenti, ammissibili agli Ambiti territoriali di caccia, da chi viene definito? Dall'organo di gestione dell'Ambito territoriale di caccia, che decide, annualmente, dopo attenta valutazione della consistenza della popolazione animale locale. Dall'Assemblea dei cacciatori residenti, che decide sulla base di reciprocità con altri Ambiti territoriali di caccia. Tale compito spetta alla Regione, che vi provvede dopo aver sentito gli Organi di gestione.

140. Il prelievo di uova, nidi e piccoli nati è vietato in tutto il territorio nazionale. è possibile che, per determinati scopi, esso, in deroga al divieto della legge, possa essere autorizzato? Solamente per motivi di carattere sanitario, la Provincia che deve, comunque, sentire previamente l'I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) può autorizzare i propri agenti al prelievo di cui trattasi. La legge prevede che il prelievo in parola possa essere autorizzato dalla Regione a scopo di studio e di ricerca scientifica esclusivamente a favore di Istituti universitari, del C.N.R. (Consiglio Nazionale Ricerche) e dei Musei di Storia Naturale. Una eventuale deroga al divieto in questione e per specifici motivi potrebbe e dovrebbe essere indicata esclusivamente dalla legge.

76. Nei "centri privati" di riproduzione della fauna selvatica, è consentito il "prelievo" di animali allevati, di specie cacciabile? Si. La legge 157/92 esplicitamente consente il prelievo indicato, che non costituisce esercizio venatorio. (art. 12, c.7) Il prelievo di cui trattasi è consentito soltanto a persone nominativamente indicate, in possesso di licenza di caccia. No. La legge 157/92 vieta anche tale particolare forma di attività venatoria.

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