Quiz Concorso 31 posti Categoria D Specialista Area Tecnica Giunta Lombardia

MATERIA: PROVA 06

Quesiti Risposta Multipla

15. Ai sensi dell'art. 8 della legge 241/1990, nella comunicazione personale di avvio del procedimento la P.A. deve indicare:
34. Individuare il numero mancante.

4. Un pacchetto azionario, del valore iniziale di 20.000 euro, ha fruttato il primo anno il 20%, il secondo il 50% e il terzo il 10%. Qual è il valore finale del pacchetto?
23. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento.
La riforma pensionistica del Presidente del Consiglio Dini fu approvata ai primi di agosto del 1995, grazie ai voti progressisti e alla benevola astensione di Forza Italia (contrari Alleanza Nazionale e Rifondazione Comunista). Non era certo il lavacro di lacrime e sangue che secondo gran parte degli economisti sarebbe stato necessario per rimettere in sesto i bilanci degli enti previdenziali; e in più il negoziato del governo con il sindacato aveva riesumato pratiche compromissorie, che nella Prima Repubblica erano state consuete, e che avevano dato frutti di cenere e tosco. La svolta definitiva — ossia il passaggio totale dal criterio retributivo al criterio contribuito — sarebbe avvenuta a distanza di una ventina d'anni, troppi. Le aree di privilegio, in particolare quelle dell'impiego pubblico, venivano, almeno nella fase iniziale della riforma, soltanto scalfite. La Confindustria aveva infatti negato la sua benedizione alla legge che Dini, ministro del Tesoro, avrebbe senz'altro biasimato come inadeguata.
Ma per il varo di questa riforma alla camomilla, Dini aveva avuto bisogno dei voti del centrosinistra: e il centrosinistra non poteva alienarsi né il consenso dei sindacati né quello di milioni di potenziali elettori colpiti da un peggioramento della previdenza. Tirate le somme, comunque, Dini era soddisfatto della sua riforma. (Archivio Selexi)
Secondo l'autore del brano, qual è il pensiero di Dini riguardo alla riforma delle pensioni appena varata?
12. II recupero di suoli dal mare è soggetto a valutazione d'impatto ambientale obbligatoria?
31. Posizionare le figure in ordine decrescente.

1. Quattro ragazzi entrano da un fiorista: Luca, Paolo, Marco e Andrea. Ognuno di loro ha acquistato un mazzo composto da fiori dello stesso tipo, a scelta tra tulipani, rose, gigli e viole, non necessariamente in questo ordine. Ogni ragazzo ha scelto una specie di fiori diversa. I destinatari dei fiori sono una mamma, un'amica, una nonna e una zia, non necessariamente in questo ordine. Si sa che:
Andrea non ha acquistato né tulipani né gigli e non deve farne regalo né alla nonna né alla mamma;
i gigli non sono stati acquistati né da Marco né da Paolo;
la zia riceverà tulipani e la nonna viole.
Dalle informazioni precedenti si può concludere che Luca donerà dei fiori:
20. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento.
La riforma pensionistica del Presidente del Consiglio Dini fu approvata ai primi di agosto del 1995, grazie ai voti progressisti e alla benevola astensione di Forza Italia (contrari Alleanza Nazionale e Rifondazione Comunista). Non era certo il lavacro di lacrime e sangue che secondo gran parte degli economisti sarebbe stato necessario per rimettere in sesto i bilanci degli enti previdenziali; e in più il negoziato del governo con il sindacato aveva riesumato pratiche compromissorie, che nella Prima Repubblica erano state consuete, e che avevano dato frutti di cenere e tosco. La svolta definitiva — ossia il passaggio totale dal criterio retributivo al criterio contribuito — sarebbe avvenuta a distanza di una ventina d'anni, troppi. Le aree di privilegio, in particolare quelle dell'impiego pubblico, venivano, almeno nella fase iniziale della riforma, soltanto scalfite. La Confindustria aveva infatti negato la sua benedizione alla legge che Dini, ministro del Tesoro, avrebbe senz'altro biasimato come inadeguata.
Ma per il varo di questa riforma alla camomilla, Dini aveva avuto bisogno dei voti del centrosinistra: e il centrosinistra non poteva alienarsi né il consenso dei sindacati né quello di milioni di potenziali elettori colpiti da un peggioramento della previdenza. Tirate le somme, comunque, Dini era soddisfatto della sua riforma. (Archivio Selexi)
Dal brano si evince che, riguardo all'intervallo da un criterio retributivo a uno distributivo, l'autore ha un'opinione:
9. Una lumaca è caduta in un pozzo profondo 15 metri. Durante la mattina risale di 5 metri, ma prima di mezzanotte scivola indietro di 4 metri. Riuscirà a uscire dal pozzo durante la mattina:
28. Individuare la figura che completa correttamente la serie.

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